Silvia Paracchini

Biologa e Ricercatrice

Silvia Paracchini si è laureata in Scienze Biologiche con 110 e lode all’Università di Pavia. Ha conseguito un dottorato in genetica umana presso il Dipartimento di Biochimica e il Wolfson College dell’Università di Oxford nel 2002.
Ha iniziato gli studi sulla genetica della dislessia come ricercatrice al Wellcome Trust Centre for Human Genetics (Università di Oxford) nel gruppo diretto dal Prof. Anthony Monaco. Nel 2011, ha vinto una Royal Society University Research Fellowship, uno dei finanziamenti più prestigiosi del Regno Unito, che le ha permesso di stabilire il proprio gruppo di ricerca all’Università di St Andrews, in Scozia. Qui dirige un programma di ricerca sulla genetica e i meccanismi biologici alla base della dislessia ed è alla guida di diverse collaborazioni internazionali. Dal 2014 è stata eletta a far parte della Young Academy of Scotland e contribuisce a un blog incentrato sul modo in cui la scienza è riportata nei mass media. Silvia partecipa spesso ad attività per un pubblico non scientifico come un recente Cafe Scientifique tenutosi alla Royal Society sul tema del mancinismo.

Al convegno parlerò di…
Dislessia, genetica e ambiente.
Grazie agli studi su famiglie e gemelli sappiamo che alla base della dislessia la genetica ha un ruolo fondamentale. Infatti, il principale fattore che aumenta la probabilità di dislessia è avere parenti di primo grado con questo disturbo.
La componente genetica viene stimata dunque intorno al 70%. Il problema è capire esattamente quali geni sono coinvolti. Queste informazioni ci permetteranno poi di capire cosa succede biologicamente durante il neurosviluppo.

Ci aspettiamo che il ruolo di geni individuali sia estremamente limitato e di conseguenza per identificarlo occorre compiere studi con un numero estremamente alto di partecipanti. Questi studi vengono condotti attraverso collaborazioni internazionali. Con questo intervento vi voglio raccontare cosa abbiamo scoperto e quanta strada rimane ancora da coprire. In particolare, vorrei darvi un’idea del percorso che va dalla scoperta di fattori a rischio all’interpretazione del loro significato biologico.