Professore Associato all’Università di Firenze,
Collaboratrice IRCCS Fondazione Stella Maris di Pisa
Chiara Pecini è Professore Associato in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione all’Università di Firenze. Collabora con l’IRCCS Fondazione Stella Maris di Pisa dove ha lavorato fino al 2018 come Dirigente Psicologo conducendo attività clinica e di ricerca nell’area della neuropsicologia dei disturbi del neurosviluppo. Dal 2013 si è dedicata alla messa a punto di interventi per il potenziamento e la riabilitazione dei processi cognitivi trasversali a diversi ambiti di apprendimento.
È co-autrice di numerose pubblicazioni su riviste internazionali e docente di master universitari.
Al convegno parlerò di…
Perchè serve essere veloci?
La velocità nel recupero delle conoscenze, nello svolgimento di procedure e nell’acquisizione di nuove informazioni è considerata un parametro importante dell’apprendimento, tanto da rappresentare un criterio discriminante fra sviluppo tipico e atipico. Tuttavia l’apprendimento, sia esso orale che scritto, vede il coinvolgimento di due principali processi cognitivi apparentemente in contrasto: l’automatizzazione e il controllo. Mentre l’automatizzazione garantisce la velocità e richiede l’acquisizione di conoscenze o procedure tramite esposizione (es. statistical learning) o tramite esercizio e ripetizione (es. apprendimento procedurale e implicito), i processi di controllo cognitivo, non necessariamente veloci, si basano prevalentemente su meccanismi espliciti che permettono anche di inibire risposte automatiche o aggiornare ed usare in modo volontariamente flessibile informazioni mantenute in memoria (es. Funzioni Esecutive).
Attraverso l’analisi della letteratura e la comparazione fra traiettorie di sviluppo tipico e difficoltà di apprendimento, verrà illustrato come automatizzazione e controllo possono concorrere alla velocizzazione del recupero di conoscenze e procedure, dove tuttavia “essere capaci di velocizzare appare più importante dell’essere veloci!”.